
La nebbia si alzò in dense spirali. Lo zoccolo peloso di un gigantesco cavallo pestò il tappeto di foglie. La bestia scosse il collo, aveva gli occhi rossi come braci, fessure per le porte dell’Inferno. Emise un nitrito basso. Schiumò bava collosa che evaporò in condensa. Le vesti del Cavaliere che lo montava scendevano a terra come bende, stracci di un tempo liquido e rallentato. Sotto il cerchio bianco della Luna, il mantello dell’ombra a cavallo svolazzò. Non c’era vita in quel rumore né testa sul collo del Cavaliere.
Matthew, Nanak, Lupo, Johan ed Elen sono compagni di scuola allo Jung Institut, un prestigioso collegio svizzero. Una mattina, nella foresta vicino a dove vivono viene trovato il corpo decapitato dello strampalato chimico Ulrich von Maezelen. Tutti si convincono che a ucciderlo sia stato il fantasma del Cavaliere senza testa che vaga nel Bosco Maledetto in groppa al suo possente cavallo. I cinque amici, però, non credono alle leggende e decidono di indagare, trovandosi così a combattere con forze oscure, molto più grandi di loro…
Lo chiamavano il Bosco Maledetto. Negli anni, i pochi coraggiosi che vi si erano avventurati avevano riferito di creature demoniache, bestie enormi e spettri. Altri invece non erano tornati affatto.
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