
Un romanzo intenso e struggente, popolato da un'umanità che soffre ma ha la forza di rinascere, anche sotto le bombe, anche di fronte alla condanna di un amore che sembra impossibile. Perché anche nel fango dell’esistenza può nascere la bellezza.
«Generosa è la scrittura, uguale solo a se stessa, capace di soluzioni imprevedibili. E generosa è la visione dl mondo e degli esseri umani di Sara Gambazza.» - Chiara Gamberale
«Un porto sicuro per anime che resistono.» - Io Donna
Parma, 1922. Anita non è una moglie. Non è una madre come si conviene. Non ha un uomo, né una casa vera. Per il borgo è solo la Bórda, una puttana da evitare di giorno e cercare di notte. Ma Anita è molto di più: è una sopravvissuta, una mamma feroce e amorevole che farebbe qualunque cosa per proteggere le sue figlie da un mondo che le respinge e le giudica senza pietà. Mentre l'Italia si infiamma sotto la violenza degli squadristi e la fame stringe i vicoli della città, Anita combatte la sua guerra privata. Rosa, la primogenita, è una bambina attenta e generosa, costretta a diventare grande troppo in fretta. Ninfa, la più piccola, ha occhi troppo grandi per il suo viso magro e un dono oscuro che la tormenta. Tra rivolte, ingiustizie e segreti sepolti sotto la polvere delle strade, "Quando i fiori avranno tempo per me" è il racconto di una madre che non si arrende, di due bambine che diventano presto donne alla ricerca di un destino diverso, e di un mondo in cui essere poveri voleva dire essere invisibili ma mai rassegnati, pronti a lottare per sé stessi e per i propri simili.
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