in libreria la nuova edizione di uno dei libri più importanti della narrativa italiana degli anni Novanta: ANNUNCIAZIONE di LAURA BOSIO

 
in libreria la nuova edizione di uno dei libri più importanti della narrativa italiana degli anni Novanta: ANNUNCIAZIONE di LAURA BOSIO

"Ritorna, a dieci anni dalla sua prima uscita, uno dei libri più importanti della narrativa italiana degli anni Novanta",
Fulvio Panzeri

"Laura Bosio appartiene a quella razza di narratori riflessivi che scavano nell’anima e nella mente del lettore con una scrittura sospesa e silenziosa", Brunella Schisa

"La capacità  straordinaria della Bosio , già verificata nelle sue opere precedenti, sta nell'essere precisissima, rigorosa, usare una lingua quasi analitica, e da essa  trarre pagine di inaspettata commozione e compassione", Valeria Parrella


"Scrittrice piemontese già molto premiata, Laura Bosio cerca nei quadri, e lo trova, lo stupore, lo sconcerto, lo spavento, a volte letteralmente le paura della Vergine nel momento in cui l'Arcangelo le comunica il suo destino. Quella di Luca Signorelli che lascia  cadere il libro, quella impietrita di Van Eyck, decine di altri capolavori che nascondono una verità in ombra, solo a saperli guardare, sentire. Una gran verità sul senso ultimo dell'accettazione del proprio destino, sulla resa. Sull'attesa che, lo si sa, è più dura del coraggio"

Concita De Gregorio




Una donna, guardando un quadro dell’Annunciazione, si identifica stranamente con la paura che sembrano vissuti dalla Vergine. Questa fascinazione inesplicabile è l’inizio e la spinta segreta di una ricerca che la porterà in un viaggio per l'Italia, a vedere Annunciazioni ospitate in musei e palazzi di grandi e piccole città. E parallelo si svolge un altro viaggio: quello dentro le   interpretazioni di Maria, prodigiosa fioritura di storie che nei secoli hanno integrato o sostituito le parole evangeliche con episodi di intensa suggestione. La materia religiosa e storica si trasforma così in un’esperienza individuale che, pur rispettando le fonti, le mescola in una corrente interiore, tra echi poetici e figurativi, da Dante a Yeats, da Beato Angelico fino a Savinio. E il tema dell’Annunciazione, mistero di inesauribile fascino per chi crede e per chi non crede, finisce per essere anche la rivelazione della protagonista a se stessa, con le sue paure e le sue contraddizioni, con la sua voglia di capire e d’abbandonarsi.

LAURA BOSIO , ANNUNCIAZIONE. storia di una fascinazione (LONGANESI)




Fulvio Panzeri ha definito il tuo Annunciazione “uno dei libri più importanti della narrativa italiana degli anni Novanta”. Molti lettori si sono chiesti quanto ci sia di personale nel tuo viaggio fra Annunciazioni...

Quello che accade al personaggio del libro ricalca, sì, una mia esperienza personale. Circa vent’anni fa, all’Accademia di Venezia, ero rimasta colpita dallo spavento di Maria di fronte all’angelo in un quadro di Veronese. Quell’emozione, e l’episodio dell’Annunciazione riferito da Luca nel suo vangelo, avevano continuato ad accompagnarmi. E dopo l’uscita, nel 1993, del mio primo romanzo, I dimenticati,  avevo deciso di approfondire la ricerca in un libro, attingendo alle letture e agli appunti che avevo raccolto negli anni precedenti ed esplorando il tema in opere storiche, teologiche, filosofiche, poetiche. Un viaggio che ho ripreso e ampliato in questa nuova edizione.

Questa nuova edizione, appunto, che cosa ci riserva?

Mi riconosco nel recente commento di Fulvio Panzeri, che ben sintetizza il sottotitolo: Storia di una fascinazione. (“Ed è proprio questa fascinazione a connaturare i movimenti interiori della donna, a mettere a confronto la sua lettura religiosa e metafisica dell’opera d’arte e i riflessi che questa possibilità di leggere le immagini ha sull’assetto personale della protagonista”, NDR). E tra i nuovi racconti tengo particolarmente a quello dedicato a un quadro singolarissimo, e cioè l’Annunciazione di Savinio ( vedi lo speciale G&A )

Si può affermare che Maria riassuma gli innumerevoli volti dell’identità femminile?

Maria non è una figura mitologica: è una donna, non una dea, e come tale ha reazioni umane. Quale donna non avrebbe tremato di fronte a un angelo venuto ad annunciarle una gravidanza divina? Sono però contraria alle psicologizzazioni: le sue reazioni, prima di paura e poi di totale accettazione, diventano più sfaccettate e più illuminanti all’interno della storia sacra di cui è protagonista. Ci sono dei versi molto belli di Rilke nella sua Vita di Maria che affrontano con particolare intensità il rapporto tra Maria e l’Angelo...

Per esempio?

I versi che chiudono la poesia: “... soltanto lei e lui; guardare e guardato, occhio e delizia dell’occhio, se non qui in nessun luogo: vedi, questo fa paura. Ed ebbero entrambi paura. Poi l’angelo cantò la melodia.”




Pubblicato il 09/02/2010
 
© Copyright 2018 Grandi & Associati - Credits - Privacy Policy - Cookies Policy

Grandi & Associati

Agenzia Letteraria

Questo sito utilizza cookies di profilazione
(anche di soggetti terzi).
Proseguendo nella navigazione del sito
l’utente esprime il proprio consenso all'uso dei cookies.

Per maggiori informazioni si rimanda
all’Informativa Privacy estesa e alla Cookies Policy.