il premio Bagutta 2016 a Paolo Di Stefano

 

Il notissimo premio letterario celebra l’ottantanovesima edizione nel segno della narrazione biografica e della memoria: e annuncia due vincitori ex aequo (con un romanzo biografico e una silloge di racconti ispirati ai diari di italiani non illustri) e un’opera prima che risale nella storia italiana fino agli anni di piombo. La giuria del Premio Bagutta, presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti (e composta da Andrea Kerbaker, Rosellina Archinto, Silvia Ballestra, Eva Cantarella, Pietro Cheli, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Piero Gelli, Ranieri Polese, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Valeria Vantaggi e Orio Vergani) ha assegnato quest’anno a pari merito la vittoria a Paolo Di Stefano per il suo Ogni altra vita (il Saggiatore) e a Paolo Maurensig per Teoria delle ombre (Adelphi), conferendo inoltre il premio per l’opera prima a Nadia Terranova per il romanzo Anni al contrario (Einaudi). 

Paolo Di StefanoPaolo Di Stefano

 

Si tratta di scritture molto diverse tra loro, accomunate però dall’interesse per le storie, le vite vissute. Le vite degli altri, insomma, che talvolta e per vie dirette o indirette si intrecciano con la nostra. Accade ad esempio nel libro di Di Stefano, già vincitore del Premio Volponi per La catastròfa (Sellerio, 2011) e del Premio Viareggio-Rèpaci e del Comisso per Giallo d’Avola (Sellerio, 2013): lo scrittore e giornalista del «Corriere della Sera», nato ad Avola nel 1956, in questo Ogni altra vita racconta vicende che dai diari e dalle memorie di «italiani non illustri» finiscono con il confluire nei ricordi di famiglia e intrecciarsi con i più casuali incontri quotidiani, dando corpo alla storia d’Italia degli ultimi cent’anni: il venditore di uova che arranca per poche lire nelle campagne siciliane, la ragazza malmaritata del tempo della guerra, i giovani dai lavori pericolosi e precoci dell’immediato dopoguerra riprendono voce evocati da una pagina di diario o dal ricordo che ne portano i figli e le figlie, o da una fotografia ingiallita mostrata allo scrittore da una vecchia conoscenza della famiglia.

 

Pubblicato il 26/01/2016
 
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