Fiori mortali

Cristina Brambilla
 

Milano 1946. La Seconda guerra mondiale è finita da un anno, e si potrebbe pensare che tutti ne abbiano avuto abbastanza di morte. Invece no. Per qualcuno uccidere è un lavoro e quello di gioielliere una passione. O viceversa. Comunque qualcosa in grado di attirare ricche signore prima di farle seppellire dai propri mariti. O, viceversa, perché quando c'è da ingannare e assassinare il nostro uomo non fa distinzioni di sesso. È anonimo, opaco, invisibile: tutto il contrario di un bel gioiello o di una promessa d'amore. Come la città che lo ospita, anche il suo nome è avvolto da una cortina di nebbia, tanto che non se lo ricorda nessuno. Tutti lo conoscono come il gioielliere della Maggiolina. Ed è in quest'uomo, tanto grigio quanto ambizioso, che incappano una madre e il figlio di dodici anni. Hanno perso il marito e il padre, hanno ancora una casa e una sartoria da mandare avanti, tante ragazze che contano su quello stipendio. Madre e figlio vorrebbero solo vivere tranquilli, magari passare una bella serata alla Scala, ricostruita in fretta e furia per dare un segnale di speranza ai milanesi che hanno sofferto tanto: la fame, la paura, le bombe. Qualcuno, invece, ha altri piani. Piani per mettere le mani sull'attività, sulla casa, su quelle ragazze ingenue e piene di sogni. Piani brillanti come un fiore di diamante e pericolosi come una stilla di veleno... Età di lettura: da 11 anni.

In libreria dal 09/11/2022
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