Il colosso di marmo

Antonio Forcellino
 

Firenze, inverno dell'anno di grazia 1500. Un enorme blocco di marmo giace immobile da quasi mezzo secolo. Un uomo lo osserva in silenzio, poi ci gira attorno, liberandolo dai rovi che lo ricoprono: è Michelangelo Buonarroti. Dopo quattro anni passati a Roma per servire i più potenti cardinali della Chiesa, ora è tornato a Firenze ammantato di gloria. La Repubblica fiorentina ha bisogno di lui per difendersi dalle mire di Cesare Borgia, pronto alla conquista rapida e spregiudicata di un intero regno. L'imperativo è radunare un esercito di volontari, ma le casse della città sono vuote e Niccolò Machiavelli, l'illuminato segretario della Repubblica fiorentina, lo sa bene. Ma c'è un mezzo di propaganda più persuasivo del denaro: l'arte, e nessuno come Michelangelo plasma la materia per tirarne fuori la vita. Da quella maestosa massa informe, Michelangelo dovrà estrarre una statua raffigurante il giovane David che si appresta a combattere contro Golia, da innalzare nella piazza della Signoria per convincere i cittadini che insieme il nemico si può sconfiggere e che Firenze rimarrà indomabile e fiera come il giovane eroe di marmo. Firenze non è l'unico teatro di scontri. L'Italia tutta è appesa a un filo, e i principi d'Europa si preparano a giocare la partita della propria vita: Ludovico il Moro, il sultano Bajazet, Luigi XII sono determinati ad accaparrarsi una parte della penisola e a stravolgere per sempre le vecchie gerarchie del potere.

In libreria dal 21/02/2019
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