Il mondo è rappresentazione

Ferruccio Parazzoli
 

Torna Ferruccio Parazzoli con un romanzo catartico e visionario, in cui tocca un vertice della sua indagine spirituale: una travolgente macchina narrativa che attinge agli archetipi del romanzo picaresco ed è insieme tutta percorsa dalle vibrazioni profonde dell'inquietudine contemporanea.

FERRUCCIO PARAZZOLI, IL MONDO E' RAPPRESENTAZIONE, MONDADORI

Euroland è una terra ormai priva di confini, battuta da guerre e cruenti colpi di Stato: un luogo pericoloso, in preda alla violenza e a epidemie di morbi vecchi come l'umanità. Da questo spazio incerto Dio sembra scomparso e, con lui, ogni idea di ordine e finalità del cosmo. Il monaco Brendano fugge dalla propria abbazia in preda a una profonda inquietudine: sentendosi l'insoddisfatto portatore di una verità illusoria, vuole partecipare alla "Festa" del mondo. Si trova così immediatamente coinvolto in una missione straordinaria: mettersi sulle tracce del teatrante Wulferio, istrione in odore di eresia che attraversa i paesi a bordo di Leviatano, un roboante autocarro, fermandosi nelle piazze per mettere in scena delle irriverenti rappresentazioni sacre.
È una lunga notte quella che avvolge i protagonisti di questa storia senza tempo, dove capita di imbattersi in costruttori di cattedrali e cannibali solitari, bambine che parlano con gli angeli e infermiere esperte di guerriglia; un mondo in cui la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre viene messa in scena nel parcheggio di un moderno autogrill, davanti a spettatori entusiasti ed ebbri di birra. Wulferio punta verso Gandersheim, la città della badessa Horoswita, vicina alla morte; deve raggiungerla in tempo per consegnarle un regalo prezioso e ricevere in cambio i suoi scandalosi drammi in latino da portare sulla scena. Accanto a lui, fedeli nella ricerca, ci sono la maga Tempestaria e altri bizzarri individui, tra cui lo stesso Brendano, testimone e narratore della vicenda. Mentre il gruppo dei protagonisti è assediato dalle milizie del temibile Doppio Sombrero, ogni personaggio incontrato lungo il viaggio offrirà l'occasione per affrontare interrogativi sempre più serrati. Qual è il posto del Male nell'Universo? Qual è il vero nemico di Dio, quale il senso delle nostre povere vite? E, in definitiva, non saremo noi solo gli attori di un'infinita Rappresentazione giocata per il diletto di uno Spettatore supremo? È ciò che Wulferio vuole scoprire, dando vita al proprio teatro della crudeltà: in un mondo in cui niente sembra quello che è, l'uomo porta sul palcoscenico "vero sangue, vero dolore".

QUI La Stampa TTL

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