La morte data

Mario Massimo
 

Dieci storie, diverse per epoca e ambientazione, indagano, attraverso i personaggi, i temi centrali dell’esistenza umana. La fabula ha presente il racconto filosofico classico e mette anche in luce la razionalità e i sentimenti di oggi. Una silloge di novelle legate dal filo conduttore della riflessione – alta e sentita – sul destino, la riflessione religiosa, il cozzare delle contrastanti volontà umane.

MARIO MASSIMO, LA MORTE DATA, MANNI

Una raccolta più che convincente, coesa, complessa nei temi e nello stile, sostenuta da una ricostruzione storica e da una felicità di tratteggio davvero rari. Il linguaggio è ricercato e l'opera delinea la propria  peculiarità nel suo aristocratico distacco dalle mode correnti, nel suo appartarsi in un coerente – non a caso i racconti sono tutti ambientati nel passato, più o meno recente – attuando un recupero coerente e funzionale di stilemi antiquati, nel dettato, nella sintassi e nel lessico. Lo stile che sostanzia il lavoro di questo “maturo esordiente”, nato nel 1947 a Foggia dove vive e insegna Lettere, è dato da un fraseggiare ricercato, modellato su una paratassi spinta, ma mai pesante, elegantissima semmai nel suo fraseggio spiraliforme, quasi musicale, dal ritmo suadente e cadenzato. E felice nel coniugarvi un lessico alto, ricercato ma mai fine a se stesso, mai freddamente atteggiato nella ricerca del termine culto o prezioso. Una vera piccola “perla”, da gustare con calma.

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