La seduzione è un'arma divina

Willy Pasini
 

Il più amato scrutatore di sentimenti, anche in quest'ultimo libro, non si limita a segnalare l'obiettivo da raggiungere ma fornisce indicazioni semplici e precise, cita esempi chiarificatori tratti dalla sua esperienza di terapeuta, descrive passo dopo passo il percorso verso un modello personale di seduttività, libero da stereotipi e arricchito dalla creatività e dalla fantasia. Elementi indispensabili affinché nel grande gioco della seduzione rimanga sempre quel mistero che rende più attraenti i nuovi rapporti amorosi e rinverdisce le relazioni un po' stanche.

WILLY PASINI, LA SEDUZIONE E' UN'ARMA DIVINA, MONDADORI

L'istinto della riproduzione è comune a tutti gli esseri viventi, come prova la stupefacente quantità di «armi» - dal variopinto piumaggio degli uccelli alle poderose corna dei cervi, all'intermittente richiamo luminoso delle lucciole - che la natura ha messo a disposizione degli animali per «sedurre» la femmina e perpetuare la specie. Anche negli esseri umani l'arte della seduzione è una caratteristica innata, ma uomini e donne hanno sempre dovuto adattarla a modelli culturali che, nel corso dei millenni, sono cambiati così radicalmente da rendere la riproduzione un fattore secondario, se non addirittura un effetto indesiderato. Ricorrendo a esempi tratti dalla mitologia, dalla letteratura, dal cinema e dalla televisione, Willy Pasini, psichiatra e sessuologo, tratteggia una storia della seduzione per dimostrare come ne esistano una «buona» - volta a conquistare il partner mettendo in campo le proprie qualità migliori e a istituire un legame paritario - e una «cattiva», fine a se stessa, il cui unico scopo è catturare una preda senza curarsi dei suoi sentimenti e desideri. Don Giovanni e Casanova, per esempio, sono il prototipo dei seduttori seriali di oggi, interessati più al numero che al valore delle loro conquiste, e anche nell'universo femminile non si contano le maghe Circe, animate da secondi fini quali la ricchezza o il potere, e disposte a tutto pur di raggiungerli. Dunque, la vera possibilità di instaurare relazioni costruttive e gratificanti, afferma l'autore, sta nell'affilare le armi della seduzione «buona», quella che, oltre a valorizzare l'aspetto esteriore, tende soprattutto a coltivare doti come la capacità di ascolto e di condivisione: solo così si potrà diventare persone più aperte, più sicure di sé, persino più piacenti - innanzitutto ai propri occhi e, di conseguenza, a quelli degli altri -, e quindi non «seduttive» ma autenticamente «seducenti », che attraggono per la serenità e l'ottimismo che sanno diffondere intorno a sé, a dispetto della stucchevole sequela di dark ladies e belli e dannati esibiti dalla pubblicità. QUI la rassegna stampa

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