Teorema del primo bacio

Marco Braico
 

Un romanzo sulla scuola,
gli insegnanti e i ragazzi, i primi amori
e le prime prove dolorose della vita.

Ci sono momenti nella vita in cui, pur sapendo che l'acqua è gelida, ci tuffiamo lo stesso per gustarci la momentanea ebbrezza del volo.
È quello che fece Andrea quel pomeriggio di aprile, il più bello della sua breve vita. Ne era valsa la pena. Il primo bacio d'amore vale sempre la pena? Sì, no?... Sì.

Alberto Solei è un professore. Insegnare è la sua vita, gli alunni sono la sua famiglia, dopo una lunga malattia e una guarigione inaspettata, ha imparato ad amare ogni singolo istante. Forse per questo è un po' meno cieco di un tempo, e con lui i ragazzi si confidano. Tutti tranne uno, Andrea. Andrea è un ragazzo gentile, riservato, e nasconde un segreto.
Ha sedici anni e ha trovato una via d'uscita alla vita solitaria che gli è capitata in sorte. L'ha scoperta da bambino quando usciva di casa per non udire le urla e si nascondeva sull'ultimo gradino della scala del palazzo. Da lì, una porta chiusa sul corridoio spoglio, provenivano note che sembravano parlare proprio a lui. Quando ha trovato il coraggio di entrare in quella casa, un mondo inatteso e stupendo si è spalancato davanti ai suoi giovani occhi. All'inizio pensava alla musica come all'evasione di qualche ora dal nero del presente, poi ha capito di potersi costruire una nuova vita, partendo proprio da quella passione.
Alberto e Andrea hanno età e modi di concepire il mondo completamente opposti, ma in un certo senso si salveranno a vicenda.

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