I compagni di settembre

Alberto Vigevani
 

ALBERTO VIGEVANI, I COMPAGNI DI SETTEMBRE, ENDEMUNDE

All’indomani dell’8 settembre, in un paese “abbandonato a sé, senza armi, senza capi, tradito”, un giovane artista lascia in città la moglie e un figlio appena nato, per unirsi a un piccolo gruppo di partigiani in montagna. Il romanzo è il fedele resoconto di questa scelta: i primi cauti contatti, la distribuzione delle armi, i turni di guardia, gli scontri a fuoco, i rastrellamenti, il pensiero della morte che non dà tregua. “Riuscirò a non avere paura?” si chiede il protagonista “troverò la serenità di rischiare tutto, magari di essere fucilato?” Con uno stile asciutto e già neorealistico, Vigevani registra la ferocia delle imboscate, l’infamia dei delatori, le viltà dei possidenti in fuga, i dubbi e gli ardori di un ventenne borghese confrontato con la necessità di uccidere e di salvare la pelle. Ripubblicato da Endemunde a 70 anni dall’inizio della Resistenza, I compagni di settembre restituisce al lettore di oggi “l’aria, il tono e la passione di quelle giornate tremende” (Franco Fortini) e, in Appendice, l’irripetibile felicità che traspare dalle cronache della Liberazione (Taccuino rosso), scritte da Vigevani per l’Avanti! tra l’aprile e il maggio del 1945.

QUI e QUI la rassegna

Condividi:
 
© Copyright 2018 Grandi & Associati - Credits - Privacy Policy - Cookies Policy

Grandi & Associati

Agenzia Letteraria

Questo sito utilizza cookies di profilazione
(anche di soggetti terzi).
Proseguendo nella navigazione del sito
l’utente esprime il proprio consenso all'uso dei cookies.

Per maggiori informazioni si rimanda
all’Informativa Privacy estesa e alla Cookies Policy.