Riso e pianto

Eraldo Affinati, Giacomo Poretti
 

Giacomo Poretti e Eraldo Affinati si rivolgono al lettore raccontando cosa fa il comico e cosa fa lo scrittore, prima singolarmente e poi dialogando fra loro. Dalla realtà collegata all’allegria fino all’onesta empatia: un fine saggio, consapevole dell’affinità indelebile tra riso e pianto.

Il volume presenta un dialogo tra comico e scrittore, agile e coinvolgente.

Per Poretti il fatto che esiste la comicità, che esiste l’allegria, è un segno dell’esistenza di un mondo oltre a quello che vediamo, perché secondo lui nell’aldilà probabilmente c’è molta allegria.
Per Affinati, invece, il fine della letteratura è quello di rendere vera la vita, quello di «intensificare l’esistenza» trasportandoci nei panni degli altri.

Nel dialogo finale, tra citazioni di Pirandello e Manzoni, entrambi sono d’accordo nel considerare l’umorismo un antidoto contro l’angoscia e la paura.
Che riso e pianto non possano fare a meno l’uno dell’altro?

In libreria dal 04/11/2021
Condividi:
 
© Copyright 2018 Grandi & Associati - Credits - Privacy Policy - Cookies Policy

Grandi & Associati

Agenzia Letteraria

Questo sito utilizza cookies di profilazione
(anche di soggetti terzi).
Proseguendo nella navigazione del sito
l’utente esprime il proprio consenso all'uso dei cookies.

Per maggiori informazioni si rimanda
all’Informativa Privacy estesa e alla Cookies Policy.